PROSEGUE IL PROGETTO ANTICHI DOCUMENTI
Rinnovata la convenzione tra Archivio di Stato ed Ente Cassa di Faetano per proseguire nella pubblicazione online dei registri del Consiglio Grande e Generale
Continua a crescere il progetto Antichi Documenti grazie al rinnovo della convenzione tra Archivio di Stato ed Ente Cassa di Faetano - Fondazione Banca di San Marino che permetterà di proseguire nella pubblicazione sul web dei Registri del Consiglio Principe, ovvero il Consiglio Grande e Generale, dal XVI al XIX secolo.
Attraverso questo progetto avviato nel 2011 è stata completata una collana in forma cartacea dedicata agli atti del 1800, ed è stata avviata la pubblicazione sul portale web www.antichidocumenti.sm di tutti i registri del Consiglio a partire dal quelli più antichi, ovvero quelli del XVI secolo (1500), fino al 1899, un percorso accompagnato anche da alcuni incontri di studio sulle tematiche più rilevanti in essi contenute.
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto Antichi Documenti, nato nel 2003 quando l’Archivio di Stato della Repubblica di San Marino e l’Ente Cassa di Faetano siglano una convenzione per realizzare un’opera editoriale che avesse come scopo la divulgazione del vasto numero di documenti inediti di cui esso è depositario. Per facilitare la consultazione di un patrimonio documentale dal così grande interesse storico scientifico si è deciso di avviarne la diffusione attraverso Internet, in modo da renderlo disponibile a chiunque contribuendo così a diffondere il fascino di San Marino e della sua incredibile storia di indipendenza e libertà. A tale scopo è stato dunque creato il sito www.antichidocumenti.sm dove è possibile consultare una vasta serie di documenti, dalle antiche sentenze all’importantissimo Carteggio della Reggenza, dagli stati d’anime ai censimenti della popolazione. L’opera è stata costantemente ampliata sia con l’inserimento di nuove sezioni sia delle trascrizioni che consentono un più facile accesso ai non addetti ai lavori: un merito del progetto è anche quello di contribuire in modo significativo a salvaguardare la documentazione dal pericoloso deterioramento che la consultazione fisica dei materiali implica.
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